Quando prese forma il progetto di una Casa in San Donato rivolta a un gruppo di persone adulte con disabilità grave, oltre al coinvolgimento di una rete di professionisti che avrebbero sostenuto ed accompagnato i destinatari del progetto, fondamentale fu il contributo dei familiari. Furono proprio le mamme a fare i sopralluoghi e a guidarci nelle scelte più consone per i loro figli. Solo un familiare che conosce intimamente tutte le abitudini e le inclinazioni del proprio congiunto può dare le giuste indicazioni e fare in modo che un qualsiasi appartamento diventi una “Casa”.
Ora a un anno dall’avvio di una Casa in San Donato un nuovo membro varca la soglia di via San Donato, la sua storia personale è diversa e ha richiesto uno sforzo di valutazione e organizzativo non meno articolato.
Fabio, ha 45 anni, è una persona con sindrome di Down con certificazione di handicap grave. La madre è deceduta nell’aprile 2020 e dopo un periodo passato nella stessa casa con una badante, Fabio alternava periodi a Bologna a casa della sorella e periodi in Friuli, ospite nella casa del fratello. Una situazione provvisoria che non avrebbe potuto offrire alcun progetto stabile per Fabio e che risultava anche molto complicata da gestire per le due famiglie.
La sorella si era rivolta alla Fondazione Dopo di Noi nell’aprile 2020 per valutare la possibilità di realizzare per Fabio un progetto di vita in grado di garantirgli socialità e protezione.
Ci siamo subito messi in moto per studiare una soluzione che conciliasse le ispirazioni della famiglia a quelle di Fabio. La Fondazione ha avuto modo di osservare Fabio in due differenti inserimenti: prima presso un gruppo appartamento a bassa soglia educativa (“Casa Mazzini Uomini”) e poi in un percorso propedeutico all’autonomia presso Casa Fuori Casa (Gruppo Caravaggio da lunedì a venerdì).
Le due esperienze ci hanno consentito di definire con precisione i bisogni e le capacità di Fabio: ha necessità di vivere in un gruppo di pari, dinamico e con forti relazioni di comunità, è in grado di svolgere compiti semplici in autonomia, ma necessita di un supporto non marginale per gli aspetti assistenziali e della relazione con gli altri.
I familiari, molto preoccupati per il suo futuro, auspicavano una soluzione stabile che potesse coprire tutti i 7 giorni della settimana sulle 24 ore. Per rispondere a queste esigenze la Fondazione Dopo di Noi ha proposto l’inserimento di Fabio presso il gruppo appartamento Una Casa in San Donato, un servizio flessibile in grado di assolvere le richieste della famiglia e le necessità relazionali di Fabio. Casa San Donato è un gruppo appartamento per 5 persone, collocato in un condominio a Bologna in un quartiere popoloso che offre tanti servizi e occasioni di socialità.
La presenza costante del personale in appartamento è assicurata da un assistente familiare convivente e dal succedersi di OSS nei momenti “cruciali” della giornata. Tale formula tutela i conviventi più fragili, modulando la presenza degli operatori in base ai loro bisogni, ma consente anche momenti di totale autonomia per chi ha maggiori capacità.
A meno di un mese di distanza dal suo ingresso oggi Fabio è perfettamente inserito nell’appartamento di San Donato tanto che i suoi compagni dicono: “Fabio? Sembra sia con noi da sempre!”