“Nei progetti di vita di autonomia abitativa della Fondazione, gli effetti dell’azione educativa li vedi quando l’educatore non c’è, perché vuol dire che tutti i processi di crescita e decisionali iniziano ad avere un senso: ci sono così gli strumenti per affrontare il più possibile in autonomia le esperienze di vita“.
Daniela, descrive con queste parole, il ruolo degli educatori nei nostri progetti. Daniela è educatrice per la Fondazione dal 2015, ha iniziato a lavorare con noi con il progetto Casa di Paola. Proveniva da esperienze professionali, legate al mondo dell’infanzia e dell’adolescenza, e forse proprio per questo motivo si è sentita da subito molto curiosa e aperta all’approccio “visionario” della Fondazione.
Daniela racconta: “Dopo 2 anni dal progetto di Casa di Paola sono stata inserita anche nel progetto delle Ragazze di via Mazzini” , poi si è aggiunta l’esperienza del gruppo Yes Weekend che prevede l’avvio di percorsi di autonomia abitativa un weekend al mese, per giovani ragazzi con disabilità. Oggi che sono anche coordinatrice di entrambi i progetti di convivenza, mi rendo conto che accompagnare le ragazze di Casa di Paola e di Mazzini in questo percorso pieno di ostacoli, è davvero molto bello. Nei progetti di vita queste giovani donne possono finalmente esprimere le proprie scelte ed esprimere la volontà di affermare i propri diritti nonostante le loro difficoltà, ed essere cosi protagoniste del loro percorso di autodeterminazione”.