Autrice_Charlotte Foullonne
Educatrice
Parliamo di SuperLab, un gruppo di ragazzi con disturbo dello spettro autistico che dal 2018 sperimenta la vita autonoma in appartamento un fine settimana al mese. La scommessa di questo progetto era molto grande: fare stare assieme diversi caratteri, bisogni e abitudini. Dover trovare un accordo con i compagni sugli aspetti della vita quotidiana non è scontato: dallo scegliere cosa mangiare, all’andare a fare la spesa, usare i soldi, orientarsi per strada, pulire, fare il proprio letto, farsi la doccia, piegare gli indumenti, giocare insieme o ancora guardare un film… tante sfide che Fabrizio, Luca, Giacomo e Thomas hanno dovuto superare, per imparare in un clima di serenità e collaborazione. Ognuno con le proprie risorse è riuscito a trovare un posto all’interno del gruppo. Un progetto pensato per persone con autismo richiede pianificazione, obiettivi individualizzati e flessibilità continua nell’adattare sia la proposta che la risposta educativa.
I week-end di SuperLab sono diventati una routine, consolidata nel tempo a tal punto che durante i mesi di chiusura, è stato fondamentale mantenere un contatto tra i ragazzi e creare un vero appuntamento settimanale in videochiamata, tutti i venerdì alle 18. La nuova routine era nata. Si parlava del futuro, di quando sarebbe stato possibile vederci in appartamento, e riprendere “le nostre attività”. Si lavorava sul problem solving nelle autonomie personali e domestiche: “Se voglio cucinare la pasta, come procedo?”, “Per andare in piscina: cosa porto? Come ci arrivo?”. I ragazzi hanno sviluppato nuove competenze “grazie” a questo periodo.
Alla ripresa dei week-end in appartamento ad ottobre 2022, era come se non ci fossero stati mesi di sospensione. Al di là della felicità di ritrovarsi finalmente “come prima” e di controllare tutti gli aspetti dell’appartamento, la vera sorpresa è stata constatare che avevano mantenuto le competenze acquisite gli anni precedenti, prova di un apprendimento consolidato nel tempo.
Il domani di SuperLab? È già un oggi! Da maggio l’ingresso di Andrea nel gruppo e la permanenza di tutti una notte in più ha permesso di dare sfogo al loro desiderio di sperimentare nuove modalità di autonomia. Sono oggi in grado di proiettarsi nel tempo e in un contesto nuovo, di parlare del futuro pur mantenendo un pensiero ancorato nel presente rispetto alle proprie famiglie e alla paura di “lasciare da soli i genitori”. Sanno avere un pensiero cooperativo e sanno paragonarsi ad altri giovani della stessa età perché: “Anch’io un giorno vorrei andare a vivere da solo con i miei amici!”; e io sono fiera di loro e molto grata della fiducia che mi hanno dato.